Ultima modifica: 30 Settembre 2014

Chi era Filippino Lippi

Biografia

Lippi, Filippino (Prato 1457 – Firenze 1504), pittore italiano, figlio del famoso pittore rinascimentale Filippo Lippi. È tra gli antesignani del manierismo. Filippino Lippi cominciò a collaborare con il padre già negli affreschi del Duomo di Spoleto e, alla morte di questi, con fra Diamante, suo aiuto. Nel 1472 lavorò a Firenze con Sandro Botticelli e per alcuni anni eseguì opere molto simili alle sue. Solo di recente gli sono state attribuite alcune opere, come la Storia di Lucrezia (Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze), che la critica aveva a lungo assegnato a un ipotetico “amico di Sandro”.

Opere

La svolta avvenne verso il 1484-1485, quando Filippino terminò gli affreschi della Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine a Firenze, lasciati incompiuti da Masolino da Panicale e Masaccio. In questi anni trovò uno stile più personale, che univa alla grazia dei maestri un’acuta sensibilità e il gusto del colore caldo e dei particolari suggestivi comparsi sotto l’influsso della pittura fiamminga , come in Apparizione della Vergine a san Bernardo (1486, Badia, Firenze) e Adorazione dei Magi (1496, Uffizi, Firenze).

A Roma dal 1488 al 1493, negli affreschi della Cappella Carafa (Santa Maria sopra Minerva) iniziò il distacco dai modelli classici che avrebbe caratterizzato il suo ultimo periodo. Negli affreschi per la Cappella Strozzi (1497-1502, Santa Maria Novella, Firenze), con le Storie di san Giovanni Evangelista e san Filippo Neri raffigurò un mondo antico denso di particolari archeologici e carico di tensione, mentre i soggetti scelti indulgono agli episodi drammatici, bizzarri e spaventosi delle vite dei santi. È questo aspetto della sua pittura, più scenografico e inquieto, che aprì la via ai primi manieristi.

 

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